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Chi sono

nutrizionistarpaia
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Sono nata nel 1971. Ho cominciato a muovere i primi passi nel mondo del lavoro occupandomi dell’informazione medico-scientifica di farmaci cardiovascolari. Il metabolismo umano e i suoi complessi e straordinari meccanismi sono diventati la mia passione. Attraverso lo studio continuo e l’esperienza dei casi che da anni  tratto come biologa nutrizionista ho sviluppato la piena convinzione che ognuno è perfettamente in grado di ritrovare l’equilibrio con il proprio corpo attraverso un serio e perseverante recupero di sani e corretti stili di vita.

La sindrome metabolica caratterizzata dalla contemporanea presenza di almeno tre alterazioni metaboliche ed emodinamiche (diabete, ipertensione, dislipidemie, sovrappeso-obesità) rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari e tumori.

Nel corso degli anni mi è apparso sempre più evidente che nessun sistema sanitario può sostenere la crescita esponenziale delle terapie per tutte le malattie croniche.

L’unica via possibile è ammalarsi di meno e quindi la prevenzione.

Purtroppo la prevenzione non rende come i farmaci, gli ospedali, le nuove tecnologie…

Non resta dunque che fare da soli.

 Ogni singola persona ha un potere, quello di non acquistare cibi spazzatura, di evitare l’uso di farmaci inutili, ha il potere di informarsi e scegliere.

Ogni singola persona ha la capacità di capire che la salute non è la sanità (la possibilità di essere curati in un centro qualificato quando ci si ammala), ma è l’equilibrio delle funzioni di tutti i sistemi che costituiscono il nostro organismo.

E’ sempre più evidente a chiunque che quando il sistema cessa di funzionare perché un organo è in ‘panne’ , una volta risolta la crisi con un intervento d’urgenza salvavita ( questo sì che è un grande successo della medicina moderna!), poi serve a poco accanirsi su quell’organo che sia il fegato, il cuore o il sangue, con bisturi e farmaci, ma occorre ristabilire l’equilibrio dell’insieme.

Occorre quindi una visione più sistemica, olistica, che permetta di consolidare la consapevolezza che sebbene i farmaci siano utili a controllare i fattori di rischio delle malattie croniche  creano anche dipendenza facendo dimenticare l’antica saggezza che noi stessi siamo gli artefici della nostra salute.

Le dislipidemie, l’intolleranza al glucosio, il diabete, il rischio di trombosi, il reflusso gastro esofageo, la stitichezza, le coliti, le neuriti, la gotta, il malfunzionamento delle articolazioni, sono tutte condizioni perfettamente prevenibili e risolvibili con lo stile di vita.

Ma è davvero chiaro cosa si intende per ‘stile di vita’? Naturalmente sono comprese in questo termine le opportune scelte nutrizionali, programmi di esercizio fisico, ritmo veglia-sonno adeguato, ma ricordiamoci anche di una corretta respirazione e meditazione. La ricerca scientifica ha da tempo comprovato che tutte insieme queste pratiche sono essenziali per prevenire l’accumulo di danno molecolare e cellulare responsabili nel tempo di malattie croniche degenerative e decadimento psicofisico.

Non resta dunque che iniziare ad attivare la “consapevolezza che il benessere, la salute fisica e spirituale, la longevità in salute, dipendono dal cibo che mangiamo, dall'esercizio fisico e dall'esercizio della nostra mente” (F. Berrino).