Topi-microbiota

Microbiota intestinale e obesità

Un interessante studio pubblicato su Science nel 2013 (Science. 2013 Sep 6;341. Ridaura VK, et al. Gut microbiota from twins discordant for obesity modulate metabolism in mice.) dimostra in modo molto chiaro il ruolo del microbiota intestinale nel determinare il sovrappeso o l’obesità.

Un microbiota alterato per qualità e quantità di ceppi batterici induce produzione di sostanze proinfiammatorie che stimolano l’accumulo di grasso e quindi sovrappeso e obesità.

In questo studio il microbiota umano di una persona obesa è stato trapiantato in un topo magro che, nonostante fosse alimentato con una dieta a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di fibra, ha sviluppato obesità.

Al contrario, trapiantando il microbiota di una persona magra in un topo magro che consumava la stessa dieta del primo topo, ha mantenuto la sua forma magra anche se i due topi fossero  nella stessa gabbietta,  nonostante quindi il topo magro sicuramente fosse venuto in contatto con i batteri del microbiota del topo obeso, considerando l’abitudine di questi animali alla coprofagia (ingestione di feci).

Questo studio ci dimostra non solo quanto la composizione del microbiota influenzi il metabolismo e la distribuzione della massa corporea ma dimostra anche che il microbiota sano ed equilibrato di una persona magra risulta più forte e resiliente verso le alterazioni e gli attacchi provenienti dall’esterno.

Un microbiota sano ed equilibrato è fondamentale per mantenere uno stato di salute e di equilibrio stabile. La prevenzione è la strategia migliore per preservare e difendere un microbiota sano.

Solo uno stile di vita in cui l’alimentazione sia equilibrata e l’attività fisica costante, può essere garanzia di una vita longeva e sana.

 

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