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Le gomme da masticare fanno ingrassare?

Non saranno certo le 5Kcal di un confetto o striscia di gomma senza zucchero a provocare alterazioni del peso in chi ne consuma moderatamente ( un paio di gomme al giorno masticate per non più di 10 minuti)! E’ doveroso però a tal proposito fare delle precisazioni.

Le gomme da masticare non possono essere considerate un vero e proprio ‘alimento’; intanto perché non vengono ingerite e poi perchè non apportano nutrienti utili al nostro metabolismo e la quantità di energia ad esse associata è irrisoria.

Eppure masticando una gomma ingeriamo tutta una serie di sostanze per lo più non naturali come ad es. antiossidanti E320 e E321, dannosi per la salute, e tutta una serie di dolcificanti o edulcoranti (soprattutto in quelle senza zucchero in sostituzione di saccarosio e fruttosio per evitarne l’effetto cariogeno) come sucralosio, aspartame, sorbitolo, mannitolo, maltitolo; queste sostanze sono originate dallo zucchero, ma così tanto alterati da non poter essere considerati alla stessa stregua. Qualcuno sostiene che siano addirittura più dannosi dello zucchero. Altri effetti indesiderati possono essere dolore addominale acuto e diarrea.

Un discorso a parte merita lo xilitolo. Secondo studi recenti lo xilitolo presenta un’importante attività cario-preventiva, anche a lungo termine, che viene esplicata attraverso la riduzione della concentrazione degli streptococchi del gruppo mutans e una conseguente riduzione dei livelli di acido lattico prodotti.

Per questo motivo il chewing-gum contenente xilitolo è stato considerato un ‘cibo funzionale’, ovvero un cibo che per contenuto e modalità di consumo può avere effetti benefici nei confronti della patologia cariosa. La masticazione infatti oltre a promuovere la rimozione dei residui di cibo e della placca dalle superfici dentali, stimola il flusso salivare e l’incremento del pH della saliva e della placca, migliorando la capacità tampone complessiva. La saliva stimolata, in più, si presenta in uno stato di sovra-saturazione minerale, promuovendo, quindi, il processo di remineralizzazione.

Attenzione però a non masticare troppo! Durante la masticazione di una gomma, si deglutisce spesso, con la conseguenza di introdurre nello stomaco aria in eccesso. Ecco perché un chewing gum subito dopo mangiato – pur favorendo la pulizia dei denti – può provocare gonfiori di stomaco e complicare la digestione. Se infatti la masticazione è protratta nel tempo senza ingestione di alcun cibo, la produzione di succhi gastrici  che stimola può favorire reflusso gastro esofageo.

Molti ricorrono alle gomme da masticare per avere un alito fresco. C’è un’alternativa: portare sempre con sé una piccola boccetta di menta piperita ad uso alimentare; basterà metterne in bocca una goccia per ottenere il medesimo effetto.

Un’ultimo ma non trascurabile effetto della gomma da masticare riguarda la sfera psicologica.

Appena in bocca sviluppano una certa resistenza alla masticazione, stimolando l’impulso aggressivo di mordere con forza; poi la resistenza si dissolve e la gomma diventa morbida, elastica, si lascia masticare senza fatica. Una dinamica che ha i suoi effetti psicologici, legati, probabilmente, a meccanismi ancestrali derivati dal mondo animale. Il passaggio duro-elastico del primo momento dà una rassicurante sensazione di successo, mentre la masticazione prolungata che segue aiuta ad attenuare la tensione nervosa.

In definitiva, le gomme da masticare sono un ottimo espediente per spezzare la fame, pulire i denti dopo un pasto fuori casa in assenza di spazzolino e scaricare la tensione nervosa ma, non essendo innocue, bisogna fare attenzione a consumarle con moderazione.

 

Pubblicato su Starbene marzo 2015

 

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